Leone Leoni, Scudo da soldi 110 in argento di Carlo V d'Asburgo

Leone Leoni (Arezzo, circa 1509-Milano, 1590), Scudo da soldi 110 in argento di Carlo V d'Asburgo, re di Spagna (1516-1556), imperatore (1519-1556)

Scultore, cesellatore, intagliatore, mastro di zecca a Roma (1538-1540), a Milano (1542-1545),  quindi a Parma e Piacenza (1546-1547) per rientrare e Milano dal 1548, Leone Leoni venne incaricato dall'amministrazione di Carlo V di coniare una moneta che commemorasse la vittoria imperiale di Mühlberg (1547), detta anche la "battaglia dei Giganti" sulla lega protestante di Smalcalda, guidata dall'elettore Giovanni Federico di Sassonia. Il ritratto del diritto presenta il busto in leggera torsione di Carlo V, volto a destra, laureato e in armatura; sul rovescio la rappresentazione delle fasi conclusive dello scontro tra Giove, in alto, seduto su aquila, in atto di scagliare saette, ed il gruppo dei Titani, in basso, giacenti tra le rocce, già sconfitti. Se l'artista per il ritratto del diritto ha rielaborato in maniera originale schemi compositivi già della monetazione romana di età imperiale, per la complessa raffigurazione del rovescio ha fatto propria la lezione michelangiolesca del Giudizio Universale della Cappella Sistina, adattando egregiamente, dopo alcune prove di stampa, la composizione presa a modello alle esigenze del tema da celebrare e alla dimensione delle monete.